venerdì 23 marzo 2012

lampada al fluo = my room


















ho tirato fuori questa foto, dal cassetto della memoria del mio computer. no anzi, dal computer di famiglia. perché il mio computer ed un'altro portatile. e siccome alcune foto. le ho ancora dentro la memoria della macchina fotografica. prestata a mia sorella, per gita a torino. proprio ora che mi serviva. la verità che un filo conduttore, per parlare di qualcosa c'e. ovvero, la mia camera. io la immagino come una stanza, di  un pensatore un po pazzo e con istinti a autolesionisti. anche se non e cosi. nella mia stanza, sono nate un sacco di idee, ad esempio aprire questo blog, assieme al account di Twitter. molto dopo in confronto a quello di Facebook.
ora, passo poco tempo su i social network, anche perché in questi giorni non mi sento molto sociale. e per tener parte alla mia causa, ho deciso di non salirci per il momento. ritornando alla mia stanza. e un loculo quadrato, con un sacco di libri ed un mp3. e due letti, uno mio l'altro di mia sorella. ebbene si condivido la stanza con mia sorella. ed solo quando lei va a scuola, posso dire di essere nella mia stanza. con gli anni a venire mi sono sempre ritagliato uno spazio tutto mio. dove fuggire da tutti i problemi che m'inseguono. e fuggirci stando nella mia camera da letto, mi sembra un ottima idea, anche se cosi facendo mi sono trovato solo e associale. poi capii che, nella vita non si può avere tutto, ed ho iniziato ad essere rinunciatario. con un sacco di cose e persone. tutto perché non c'e posto migliore che la mia camera. con i suoi vecchi libri, l'usato e con problemi di terza età del computer di famiglia al mp3 che ogni tanto si blocca e si spegne cosi, come se fosse stanco. della mia sorella, che ogni tanto mi chiede "che fai?". concludo dicendo, si forse nella vita non diventerò ciò che voglio, e questo non lo dico, perché sono un rinunciatario fallito. lo dico perché c'e la possibilità. ma nulla sarebbe partito, se non fosse esistita la mia stanza. che anche infondo non ho bisogno di quattro mura. tutto parte dalla mia testa e li che vengo le idee migliori e quelle meno migliori. anche se senza computer, non avrei fatto questi passi in avanti.

Tp Naori, seduto dentro la mia camera. lampada fluo accesa.

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