lunedì 2 gennaio 2012

la storia della mia vita.

La storia della mia vita, ho meglio della mia infanzia. Non e per deboli di cuore. A volte e meglio dire le cose prima che non farlo. E la prima regola che imparai a scuola. Precisamente quando avevo solo otto anni. Già di mio io sono sempre stato un ragazzo timido, solo per via della insicurezza che ho dentro. E riuscire ad oltrepassare questo problema, perche questo e un problema. Non e un carattere di una persona. Perche essere timidi, ti cambia la vita. Non dico che te la rovina. Perche si può cambiare volendo. Certo impegnandosi molto. Vero che tutti noi abbiamo i nostri limiti. Ed io ne ho molti. A parte la timidezza. Sono sempre avuto questi problemi. Di dislessia, disgrafia e di discalculia. Tipici problemi dell’apprendimento. Che se non diagnosticati prima, si finisce di rimanere con questi problemi per sempre. E standosene soli i limiti sono maggiori. Con un aiuto si può arrivare molto lontano. Ma siccome le mie scelte mi hanno portato a vivere quasi da solo. A parte i miei genitori e alcuni amici. Ma essere differenti dagli altri ti condanna ad vivere una vita. Che non si può definirsi tale. Si il soffrire fa parte della vita quanto la morte e la vita stessa. Ma soffrire sempre porta alla depressione più totale. I primi sintomi sono, la voglia di scappare e nessuno ti può capire. Perche fidatevi io lo so. Lo provo ogni giorno sulla mia pelle. Che martoriata dalla solitudine, ancora spera ed e debole alle sue voglie. I secondi e pensare di passare tutta la tua vita cosi, e poi pensi solo a te stesso. Inizi ad essere autosufficienti sia per il corpo che per la mente. Iniziando ad essere psicologo di te stesso e di guardare dei video su internet. Ho incontrato un sacco di persone e l’amore era sempre di scena. E non ne esci se ti fai prendere, dai colori e gli odori, dalla bellezza che c’e in giro. Ma mai viene valorizzata. La scuola era un tormento continuo. Tra verifiche e interrogazioni. Dove ostentavo ancora il mio silenzio. Non riuscendo a spicciare altre parole, se non quando mi viene rivolta la parola. E più andavo avanti più mi rinchiudevo in me. Era al sicuro dentro i limiti della mia mente. Mi rassicurava avere questo posto proprio in mezzo al cervello, anche se questi mi ha fatto un bello scherzo. Dandomi questi problemi. A ben pensarci mi fa venire da ridere. Eppure mi sento sicuro se sto nella mia mente. Se provo ad uscire, ecco che mi sento insicuro. Ed provo a dirmi tra me e me “stai sereno che ce la puoi fare” e funziona solo per pochi minuti. Ecco perche ora cerco di uscire fuori casa il più possibile. Cosi da abituarmi a tutto ciò che ho intorno. Non sto seguendo una scaletta. Quindi scusate se andando avanti non si capisce niente. Anche perche di futuri certi non ne ho. Ormai seguo le mie scelte, dove questi mi portano. E poi vedrò cosa fare. Forse non faro nulla di buono nella mia vita. Ma almeno ho questa opportunità di raccontare, con le mie parole mai azzeccate e mai perfette e ordinarie. Ma almeno ho la libertà di farlo, di decidere qualcosa. Che non sia se prendere il treno delle quattro e mezzo ho quello delle cinque e un quarto. Perche ormai nessuno si fida di me, a dirla tutta io stesso non mi fido fino in fondo delle mie capacità. Anche se spero che magari un giorno arriverò a superare tutto ciò che per me e sempre stato irraggiungibile. Magari tra qualche anno riuscirò. Ma per adesso so che mi devo accontentare, di quello che ho. E sempre stato cosi. So di avere poco della mia vita. Esperienze e emozioni ecc. ecc. ma accontentarsi a volte e più saggio che volere di più scavalcando gli altri, pestando le loro emozioni come se noi contassimo più degli altri. Tutto inizio un giorno. Ero in terza elementare. E le parole volavano su di me. Come pallottole dritte al mio cuore. Ancora sento le fitte di dolore, nel mio cuore. Ovvio le offese sono queste, ti colpisco e ti fanno pensare su di te. Su i tuoi pregi e i tuoi difetti. Accadde che mi strapparono la mia creatività, trasformandola in una muta sofferenza. Solo perche scrivo letteralmente male e di questo ne sono sicuro. Ma mai nessuno, che mi prese da parte e mi disse “guarda questo si fa cosi. Oppure la virgola fa messa li ecc.. siete tutti bravi a parlare ed a offendere gli altri, ma a dirla tutta voi non e che siete più intelligenti di me se la pensate cosi. Rimasi timido anche alle medie. E si cera qualcuno che a me ci pensava. Ma commisi l’errore di credere un po’ troppo sulle mi reali opportunità. Fini di essere un fottuto romantico, solo perche credevo che questo mi avesse, assicurato l’amore contraccambiato. Anche se questo ancora non si e presentato alla mia porta. A parte che non lo aspetto, io lo cerco in giro. Ragion per il quale ora vado a fare un altro giro. Magari la fortuna gira. Perche nella vita non si nasce stupidi ho intelligenti ci si diventa. Nella vita si nasce solo fortunati e non fortunati.

Tp Naori.

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