Proprio di recente mi e capitato di innamorarmi di una ragazza. In foto, premettendo che l’ho già vista un paio di volte. In una discoteca, che frequento. Quando o i soldi. Il suo nome non ha importanza, anche perche io stesso, lo conosciuto appena. Senza che nemmeno mi presentassi a lei. E lo so che questo può risultare logorroico ma e cosi, sono timido non riesco ad uscirne. E come se il mio cervello, quando sente di provare qualcosa, che va al di là del semplice apprezzamento, in fatto di estetica. Si chiude in una prigione, di nervi tesi. Ed mi capita di diventare nervoso, a volte cosi tanto che non riesco a ballare. Il che e un controsenso, visto che pago per andare in discoteca. E non ballo proprio, sto seduto e me l’ha immagino, come si muove i suoi capelli che volano, in aria, al semplice movimento del collo. Una bellezza paralizzante, quasi naturale li veniva. Il che e molto meglio, di una bellezza e basta. Lei sta li, balla affianco delle sue amiche, mentre io seduto la guardo ballare. E muoversi. Inutile dirvi, che dopo un po’ (cioè per me, erano solo passati dei minuti. Quando in realtà erano passate delle ore) fui costretto a tornare a casa. E ci tornai a casa, innervosito. Lei era li e io non ho fatto, niente ho solo lasciato che il tempo scorresse, mentre lei ballava. Solo dopo ho scoperto come si chiama. Ed ora non faccio, altro a guardare le sue foto di Facebook. Dio se avreste potuto vederla, mi avrete dato ragione. E contro, perche non mi sono fatto avanti. Ma sapete non siamo perfetti, siamo solo corpi pieni di vita. Che ogni sabato vanno a ballare a divertirsi, in un posto caldo. Spero di incontrarti un’altra volta. Chissà magari la seconda volta andrà meglio. Ed forse io riuscirò a combattere questa mia debolezza. Perche e di questo che si tratta, solo paura nient’altro. E la cosa mi succede molto spesso. Sia perche, ogni giorno che esco. Ho il brutto vizio di innamorarmi, della prima ragazza che guardo. E cosi, sul serio. Praticamente funziona cosi, io la guardo camminare per strada, la noto. E non posso fare a meno di notare, un particolare di lei. Del tipo: gli occhi di un colore strano. O la mania di scostarsi i capelli dalla fronte, o delle piccole lentiggini sulle guancie. O per il semplice fatto, che lei mi guarda con tanto d’occhi, ed a me sembra che sia lo stesso sguardo mio, di quando le guardo passare per strada. Lo so e una brutta mania, su cui conviverci ma vi dico una cosa. A me piace cosi, mi piace uscire di casa, con la consapevolezza che mi innamorerò di qualcuno. E come una delle poche certezze che ho. Si lo so, questo coll’andare del tempo, risulterà da bambino. Ma sapete io amo essere cosi. Amo amare le sconosciute, soprattutto. Ma quella ragazza proprio non riesco a togliermela dalla testa. Vi e mai capitato, di avere la certezza assoluta, che se ci provi con quel tipo di persona, lei starebbe con te a prescindere. E una cosa che io non mi so spiegare, questa va al di là, dell’amore carnale. Cioè io ho la certezza che se qualche giorno, avrò coraggio di parlarci, lei starebbe con me senza discussioni. Ed e piacevole pensare e crederci che prima ho poi succederà. Mi e capitato solo due volte nella vita. La prima alle medie e non andò, proprio. Feci una cosa stupida, diedi per scontato che lei. Dopo quel gesto. E per quel gesto intendo che:
Decisi di andare a frequentare una scuola, molto lontana. Precisamente a 16 kilometri di distanza, cosa che non era male. Io sono sempre stato una amante dei viaggi. E qualche ora in treno non mi dispiaceva. Solo che non avevo pensato a tutto. Era partito, con decisione a raggiungere un obbiettivo. Perche era questo che si trattava, migliorare per una ragazza. E altamente stupido e sciocco, specie se non hai mai parlato con quella ragazza. Fini che mi presi un attestato di qualifica, di un lavoro che non andrei a fare. Primo perche con le manualità sono un impedito, secondo perche aspiro a qualcos’altro. Di questo ne parlerò un’altra volta. Ritornando alla attestato. Lo presi e tornai a casa. A proposito, in quei tre anni. Conobbi un sacco di ragazzi, perche li eravamo tutti maschi. Simpaticissimi e mi piacque, farmi ogni tanto una bella pigiata con loro. Ribadisco l’ogni tanto. Almeno i miei genitori non si preoccuperanno. Tornai a casa e le scrissi per via Facebook. E strano che io usi, questo sito per parlare con qualcuno. Ma era l’unico modo, per parlarli. Visto che erano tre anni, che non la vedevo. Ci andai piano. Prima li scrissi come stai? Ecc. e poi li disse che l’amavo e non glielo avevo detto prima perche, non mi sentivo all’altezza, proprio cosi io li scrisse questo. E lei in sua risposta mi disse “preferisco essere la tua confidente” inutile dirvi che, mi trovai nella merda più assoluta (scusate le parole ma è la verità) ancora tutt’ora penso a tutto questo. Ora sono costretto a stare a casa ed aspettare, che qualche datore di lavoro mi chiami. Vi ho raccontato tutto ciò perche. Vi voglio far pensare. Soprattutto a questo.
Non dare per scontato,che sia facile o realizzabile perche a volte non lo è.
Con questo non dico che non dovete sperare, anzi sperate. Amate. Ma non fate cose stupide, senza avere prima la certezza, che vi porteranno ad uno scopo. Non rischiate.
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